Degustazione del 23/03/2018
Alox-Corton 1er Cru La Coutière 2015, Chicotot
La nostra degustazione sulla Borgogna rossa della Côte-de-Nuits inizia da Aloxe-Corton, piccolo comune a nord di Beaune nel quale il Pinot Nero inizia a dare i suoi pregevoli risultati. Come è noto, è l’unica AOC in cui convivono Grand Cru bianchi e rossi.
Il vino è rosso rubino limpido e vivace, ricco di massa colorante e dai riflessi purpurei. L’impatto al naso è intenso, con immediati profumi di frutta a bacca nera freschi e croccanti (soprattutto ribes e mora, cui seguono le note di cannella, mentolo e leggeri tocchi di carne). In bocca è potente, con tannino giovane, vigoroso e a tratti graffiante, per un finale che va a chiudersi su note di liquirizia e anche di una gustosa sapidità.
Nuits-St-Georges 1er Cru Les Saint-Georges 2013, Henri et Gilles Remoriquet
Nuits-Saint-George possiede solo vigne Premier Cru. Normalmente, nella parte più a nord si trovano vini più eleganti e profumati, rispetto a quelli più a sud, che presentano, invece, una trama tannica più decisa.
Alla vista è di un limpido color rubino, con vividi riflessi granati; austero e cupo, al naso si offre lentamente, e senza troppo concedersi, in note di mora e mirtillo maturi, viola fresca, sfondo di rabarbaro e timida terziarizzazione, solo accennata nelle note di polvere di caffè. L’ingresso in bocca è segnato da un tannino scalpitante, con un prosieguo che si fa però meno ruvido, terminando in un finale di bella persistenza con ritorni di note di lampone e fragola.
Vosne-Romanée 1er Cru Au-Dessus des Malconsorts 2013, Henri et Gilles Remoriquet
Vosne-Romanée è il comune che ospita i vigneti forse più famosi del mondo. Uno su tutti, Romanée-Conti, il cui terreno si caratterizza per la presenza del calcare bathoniano, di quello di Comblachien e della marna del bajociano, contenente i fossili dell’ostrea acuminata, per un terroir forse unico al mondo.
Di colore vivido rubino, con buona struttura colorante e dai bordi ormai granati, colpisce al naso per la integrità dei profumi floreali della rosa rossa e per quelli fruttati e croccanti di lampone e ciliegia, adagiati su un letto balsamico suadente e di elegante impatto olfattivo. Il sorso è fresco e sottile, con tannino perfettamente integrato e lungo finale agrumato di arancia sanguinella.
Echezeaux Grand Cru 2013, Castagnier
In una striscia di terra fra Vosne-Romanée, Vougeot e Chambolle-Musigny, si trova il comune di Flagey-Échezeaux ha due Grand Cru: Échezeaux e Grands Échezeaux.
Il nostro Échezeaux ha manto rubino, tendente al granato ma vivido e vibrante,al naso inebria per le tante famiglie olfattive che accarezzano il naso. All’attacco floreale di rose e viole appassite seguono le note di mora e ribes, di finocchietto, lavanda e anice stellato e poi ancora liquirizia, tabacco e cioccolato. Il palato è avvolgente ed equilibrato, di evidente ed elegante volume aromatico e dalla lunghissima chiusura.
Clos de Vougeot Grand Cru Vieille Vigne 2012, Rion
Nel comune di Vougeot, più a nord, si trova Clos de Vougeot, il secondo vigneto Grand Cru per estensione della Borgogna, con lo Château du Clos de Vougeot, nel quale si riunisce, oggi, la Confrérie des Chevaliers du Tastevin (proprio quella che ha conferito al nostro Massimo Castellani il titolo di Chevalier du Tastevin).
Ha veste limpida e vivace, di un lucente rosso granato. L’impianto olfattivo è complesso, con iniziali profumi di mora e frutti di bosco in confettura, cui seguono quelli di violette e rose appassite. Con la roteazione il quadro si amplia e alle note precedenti fanno seguito, in modo sempre più definito, quelle piuttosto cupe di carruba, china e cioccolato, su uno sfondo minerale riccamente ematico e ferroso. Il sorso è potente, con una trama tannica ben definita e con un piacevole finale segnato da ritorni balsamici e tostati.
Chambolle-Musigny 1er Cru Les Charmes 2013, Amiot Servelle
Il territorio del comune di Chambolle-Musigny è diviso in due areali distinti, separati dalla Combe Ambin: da quello a sud provengono i vini considerati fra i più sensuali, eleganti e fini di tutta la Borgogna; dalla zona a nord hanno origine vini più tannici, solidi e profondi. La formazione geologica più importante di questo comune è il calcare bathoniano, con formazioni di ooliti, sferette calcaree sedimentarie composte da strati concentrici di carbonato di calcio deposti intorno ad un nucleo formato da un fossile o un microfossile.
Il Premier Cru Les Charmes è a sud della Combe. Il nostro campione veste il calice con un mantello rubino dai vivaci riflessi granati. Al naso è delicato e aggraziato, con profumi declinati nelle gradevoli note di rosa e carcadè freschi, e poi lampone, ribes, erbe balsamiche e di alpeggio, tocchi di tabacco dolce e soffuso sfondo minerale. Il palato è sottile, morbidamente – e tipicamente – femminile, con tannino fine e integrato, perfettamente bilanciato da una buona freschezza e da una garbata sapidità, per un sorso di appagante bevibilità.
Morey-Saint-Denis Les Crais-Gillon 2015, Odoul Coquard
A Morey-Saint-Denis troviamo i famosissimi Grand Cru di Clos de la Roche, Clos Saint-Denis, Clos de Tart e Clos des Lambray. Qui si riconoscono i caratteri mascolini e potenti tipici di Gevrey-Chambertin, stemperati da un lieve influsso di eleganti note femminili tipiche di Chambolle-Musigny. Anche in questo comune la formazione geologica predominante è il calcare bajociano e bathoniano, con forte presenza di ciottoli e di fossili di ostrea acuminata.
Rubino limpido, denso e dai riflessi porpurei, è ermetico al naso si svela nelle note floreali di viola fresca, mora, mirtillo e cassis. A seguire arrivano timide – non completamente definite ma ancora un po’ chiuse – le più dolci note di eucalipto, menta, polvere di orzo e caffè. In bocca la trama tannica detta il passo con esuberanza, dipingendo un sorso corposo, ampio e vigoroso, per chiudere su note di tostatura e di erbe officinali già percepite all’olfatto.
Charmes-Chambertin Grand Cru 2012, Amiot Servelle
Per concludere, eccoci a Gevrey-Chambertin, comune nel quale il Pinot Nero esprime al meglio le sue caratteristiche di energia e potenza, senza però mai venir meno alle sue note eleganti. In questo comune si trovano ben 9 dei vigneti Grand Cru della Borgogna.
Il mantello è rosso granato, vivido e lucente. L’attacco olfattivo è potente, con note di erbe aromatiche e alpestri in primo piano, immediatamente contornate da tocchi di assenzio, frutti di bosco, cassis in confettura, liquirizia, tabacco dolce, anice e menta, adagiati su un letto di grafite a sfondo ematico. Il palato è altrettanto intenso, dominato da un tannino progressivo e asciugante, a sua volta coadiuvato da un’ottima sapidità, foriera di una nota salmastra e rugginosa in chiusura di bocca. Il sorso è lunghissimo e di nuovo riccamente balsamico.