Silenzio, nella baia una bolla bisbiglia!… Ci sono 60 metri d’acqua che la separano da te e dalla tua voglia di bollicine, ma è un’attesa calcolata e voluta: Pierluigi Lugano lo ha messo in conto e non ti permetterà di tuffarti… Facciamo invece un rapido tuffo nella storia della sua cantina.

I vini Bisson nascono a fine anni ’70, quando il sommelier Pierluigi scommette sulla valorizzazione delle uve della Riviera Ligure di Levante e decide di “dare una sistematina” ai vini duri e aspri prodotti dai contadini della zona. Dopo qualche anno passato a vinificare uve acquistate, sperimentando via via nuove tecnologie e nuove tecniche di produzione, arriva alla conclusione che il vino nasce in vigna e si convince ad impiantare nuovi vigneti, per realizzare il pieno controllo del processo produttivo. E, piano piano, questa sua sete di innovazione lo porta a realizzare i suoi sogni e a produrre per primo un vino spumante davvero particolare, che non poteva che chiamarsi Abissi – dato il processo da cui nasce – e che io sono impaziente di degustare.

La bottiglia – riemersa dopo 18 mesi dal fondale di 60 metri dell’area marina di Portofino – è irriconoscibile e l’etichetta rovinata, ma quello che conta è il suo contenuto, e il vino che entra nel mio bicchiere mi conquista all’istante.

Il colore è dorato, intenso ed elegante e il perlage, finissimo, stimola con la sua pungenza le mie vie respiratorie, come per stabilire un contatto duraturo. In apertura i profumi – intensi e inebrianti – mi fanno fantasticare e il bouquet è decisamente intrigante: nasce coi fiori di ciliegio, per migrare verso la pesca bianca e poi fasciarsi con decisa convinzione di note minerali e sapide, quasi salmastre, perché è ovvio che anche il mare ha fatto la sua parte e che sia riuscito a dare il suo contributo alla complessità.

In bocca si tiene sul secco – non c’è dubbio, è un dosage zéro – e la finissima bollicina va a braccetto con una fantastica acidità, per creare una dinamicità di fondo mirata a sottolineare quel rigore che fa di Abissi un vino unico, innovativo e ‘stiloso’ oltre ogni misura.

Ah, già, dimenticavo… le uve variano a seconda delle annate, con percentuali diverse di Bianchetta Genovese, Vermentino e Scimiscià (Cimixà). Per un Portofino firmato. Da un artista.