23  Ottobre 2022. In un caldissimo sabato autunnale ci troviamo a Sorgono per l’Autunno in Barbagia (cortes apertas), e soprattutto per l’evento Wine and SardiniaConcorso Enologico e Salone dei Vini della Sardegna. La particolarità di questo piccolo paesino di appena 1.600 anime è di trovarsi nel centro del Mandrolisai, regione della Sardegna centrale in cui – su dolci colline soleggiate e ben esposte, con temperature ottimali e buone escursioni termiche, ideali per la viticoltura – si producono le uve per l’omonimo vino.

La zona di produzione del vino DOC Mandrolisai è localizzata in provincia di Nuoro nei comuni  di Sorgono, Ortueri, Atzara, Tonara, Desulo e Meana Sardo, mentre in provincia di Oristano comprende il territorio del comune di Samugheo. Il Mandrolisai è prodotto in 3 tipologie (rosso, rosso superiore e rosato), utilizzando per il 90% 3 vitigni: Bovale (almeno il 35%), Cannonau (20-35%) e Monica (20-35%). Solo per un massimo del 10% si possono utilizzare altri vitigni idonei alla coltivazione in Sardegna (anche bianchi).

Il  Bovale Sardo, localmente denominato Muristellu, ha una storia molto antica. In passato si pensava fosse stato introdotto durante il periodo della dominazione aragonese e fosse quindi di origine spagnola, ma recenti esami di laboratorio su alcuni vinaccioli di epoca nuragica hanno dimostrato che questa varietà deriva da una vite selvatica sarda al 100%. Ha sempre goduto di buona fama fra i viticoltori, al punto che, dopo il flagello della fillossera che colpì tutta l’Europa, è stato ricoltivato su piede americano, soprattutto nel Sassarese e proprio qui, nel Mandrolisai.

A Sorgono erano 30 le cantine presenti produttrici di Mandrolisai, ma non solo. Abbiamo degustato i vini della Cantina del Mandrolisai, che rappresenta la storicità di questa terra, e anche dell’azienda Trebiddas (con il suo Mandrolisai rosato Delicau), della cantina Carboni (con il suo interessante Helios (vino ottenuto da uve Vermentino e Nasco), dell’azienda Fradiles (con il suo ottimo Mandrolisai rosso, premiato con 3 bicchieri da Gambero Rosso) e anche dell’agricola Giacu (oltre che per il Mandrolisai, anche per un Nebbiolo vinificato sia in rosso che in rosato), di Calibrì Vini e di Tenute Rossini (per i loro tagli bordolesi made in Sardegna, direttamente dal nord dell’isola) e altri ancora.

Un’azienda su tutte mi ha colpito, rivelandosi ancora una volta un’ottima scelta: I Garagisti di Sorgono. L’azienda è nata nel 2015, quando Pietro Uras, Simone Murru, Renzo Manca e Andrea Macis, appassionati di viticoltura e di vino, decidono di provare a vinificare le loro uve e far conoscere il frutto del loro lavoro. Questi vignaioli hanno avuto l’ardire di coltivare vigne vecchie di 60-80 anni ereditate dai loro avi, coltivate ad alberello nelle migliori colline (Burdaga, Figu, Pischina, Pardu e Cresia), a circa 550 metri, con i vitigni del Mandrolisai: Cannonau, Muristellu e Monica.

Da qui la creazione di etichette che portano i loro cognomi, nel segno della tradizione: Uras (Mandrolisai) dalle vigne più vecchie, vero simbolo del territorio e della tradizione; Manca (100% Cannonau), vino austero, di carattere, dal tannino forte ed elegante; Murru (100% Monica), proveniente dai vigneti Pischina e Bau Perdosu; Parisi (100% Muristellu), che significa ‘Insieme’, un vino espressivo, ampio e coinvolgente.

Mandrolisai DOC Uras 2018. Il primo vino de I Garagisti di Sorgono ha un colore rubino profondo, quasi impenetrabile, al naso è un’esplosione di profumi in continua evoluzione. Inizialmente piccoli frutti neri, ribes, mora, bacche di mirto, liquirizia e amarena sotto spirito. Dopo averlo fatto respirare e roteandolo dolcemente, in un secondo momento possiamo sentire ammalianti tinte speziate di pepe nero, chiodi di garofano e rabarbaro, oltre a una nota carnacea ed ematica. La bocca è suadente. Un vino robusto, complesso, con una spalla acida importante. Salivazione continua, tannino imponente e tagliente, balsamicità mentolata ed estrema piacevolezza.

Mandrolisai DOC Rosè Garage 2019. Mi era già accaduto di essere rapita da questo vino immenso, tuttavia non potevo non degustare quello che è il Mandrolisai dei Garagisti che a mio avviso si distingue fra tutti, il Garage, che ha caratteristiche veramente interessanti. Prima annata prodotta, colpisce innanzitutto per il colore, con una tonalità di buccia di pesca che ti rapisce. Il naso è intenso e attraente: il primo profumo è la fragolina di bosco (sembra quasi di averne una manciata sotto il naso), successivamente arrivano i fiori, il glicine, la viola, e infine un profumo di pasta di mandorla. In bocca è fresco, con un’acidità disarmante: alla fragolina di bosco, che ritorna anche al gusto, si uniscono altri frutti, come l’arancia rossa, i chicchi di melograno e nel finale una speziatura leggera di pepe rosa, accompagnata da una sensazione piacevolmente sapida che ricorda la brezza di mare. Corposo e strutturato, soprattutto per un vino rosato, non fa percepire affatto il suo 15% di alcol… Al contrario invoglia a berne sempre di più!

Mandrolisai DOC Rosso Garage. Infine assaggio il nuovo nato nella famiglia dei Garagisti di Sorgono, il Garage Rosso, un Mandrolisai di pronta beva che si limita ad un passaggio in acciaio, lasciando cosi intatto il suo frutto croccante, le sue note di giovinezza spiccata, la sua freschezza e la sua vivacità disarmante.

Che altro aggiungere a una giornata così interessante e di scoperta del territorio? Mandrolisai rosso e rosè, la Sardegna che non ti aspetti, una bellezza che scopri nella curiosità di sperimentare e far conoscere a chiunque, in chiave moderna, le proprie tradizioni.