COMUNICATO STAMPA. La vendemmia 2018 inizierà tra qualche giorno, a fine mese, e nelle vigne l’alternanza di caldo e di piogge delle ultime settimane ha fatto sì che l’uva sulle viti sia di ottima qualità.

Il Consorzio Vino Chianti stima intanto che la produzione 2018 si attesterà sugli 800 mila ettolitri di vino Chianti, una quantità leggermente inferiore alla media della produzione, che si aggira intorno agli 830-850 mila ettolitri. Niente a che vedere, insomma, con la forte diminuzione dello scorso anno, quando si stimava una perdita di circa il 40% rispetto alle annate “ordinarie”.

A pesare lo scorso anno sulla quantità di uva erano state la siccità, le gelate primaverili e i danni fatti dagli ungulati: «L’effetto delle calamità 2017 si fanno in alcuni casi ancora sentire» spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi. «La flessione di quest’anno è in parte legata anche alla peronospora (una malattia della vite causata da un fungo che viene a causa di abbondanti piogge), che ha colpito le viti nel mese di maggio, seccando il piccolo grappolo appena nato e che si è diffusa a macchia di leopardo, ma senz’altro ci aspettiamo un’ottima produzione in termini qualitativi, grazie anche alle ultime piogge, che hanno permesso alle viti di allentare la morsa del caldo».