Prima che iniziasse la quarantena da CoViD-19 (sia maledetto in sempiterna saecula), ho fatto in tempo a partecipare a Benvenuto Brunello 2020, la manifestazione organizzata dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino nel corso della quale vengono assegnate le stelle all’ultima vendemmia (2019: 5 stelle) e presentate in anteprima le ultime edizioni messe in commercio; in questo caso, l’attesissima 2015 e la Riserva 2014. Una primavera mite, seguita da un’estate calda e soleggiata, con le giuste piogge a metà Agosto, belle giornate tra fine Settembre e inizio Ottobre: questo il clima ideale per avere una buona vendemmia e un’annata da ricordare. E così è stata la 2015, che tutti aspettavamo (con la speranzosa consapevolezza che la 2016 possa essere addirittura migliore…), e le attese non sono andate deluse.

Ma questa 2015 non ha trovato tutti concordi: c’è chi la giudica degna delle 5 stelle ottenute a suo tempo e chi ha invece riscontrato una certa delusione. Personalmente mi schiero più con i primi che con i secondi, trovo che questa vendemmia raggiunga – pur nella diversità di suoli ed esposizioni fra i versanti, che si fanno comunque sentire – un livello medio molto alto e picchi altissimi. Ho trovato vini di buona bevibilità, ma anche potenti e di grande longevità, con tannini integrati ma giustamente ancora esuberanti e freschezza che apporta dinamicità. Certo, non si raggiunge il livello delle vendemmie 2001 e 2010, come potrebbe forse essere la 2016, ma il 2015 ci farà sicuramente godere almeno per 10-15 anni.

E veniamo agli assaggi che mi hanno più emozionato. Nel primo gruppo ho raccolto l’annata 2015, nel secondo i Crus e le Selezioni aziendali (la tipologia Riserva era presente con troppo poche etichette, per la diffusa scelta di non produrla nel 2014).

Brunello di Montalcino DOCG 2015

Collemattoni – Naso intenso, con note di ciliegia e frutti di bosco, ginepro e piccantezza di pepe. In bocca è altrettanto intenso, con tannini ben integrati nel frutto e buona freschezza, con un sorso fruttato e sapido che si prolunga in un finale ancora fruttato di bella bevibilità (www.collemattoni.it).

Corte dei Venti – Naso intenso e complesso su base fruttata di ciliegia e mirtillo, con belle note floreali di rosa rossa completate da spezie dolci di vaniglia e sapidità. In bocca è elegante, riempie ma non invade, i tannini sono vibranti e integrati, la freschezza pulisce e persiste anche nel retrogusto, il finale è lungo, fruttato e ferroso. Un vino che intriga, già bevibile eppure destinato a durare, con una storia di passione e tenacia da raccontare, e mi riprometto di ascoltarla con calma (www.lacortedeiventi.it).

Cupano – Bel naso, fruttato di fragola e lampone, con note speziate di vaniglia e noce. In bocca è vibrante, con tannini che si fanno sentire e bella freschezza, il sorso pieno e fruttato porta a un finale persistente di fragola e ferro (www.cupano.it).

Casato Prime Donne Donatella Cinelli Colombini – Al naso è ampio, con note di viola mammola, frutti di bosco, note di ginepro. In bocca è intenso, con una spiccata nota di frutta fresca (anche arancia sanguinella), tannini evoluti, buona freschezza e un finale di medio-alta persistenza, caldo, fruttato e ferroso (www.cinellicolombini.it).

Giodo Naso complesso di rosa selvatica e ciliegia, speziatura (vaniglia e cannella), tostatura e tabacco da pipa. In bocca è avvolgente e molto piacevole, con tannini integrati nel frutto e giusta freschezza, con una vena sapida intrigante e gustosa e un finale lungo e fruttato. Di notevole bevibilità già ora (bianca.ferrini@giodo.it).

Il Poggione – Naso intrigante (presago di una bella bevuta), in cui note floreali di viola si alternato a frutta rossa e agrumi, completati da una nota minerale e speziata. In bocca entra da padrone, avvolgente, caldo e intenso, con tannini integrati ma vibranti. La nota agrumata torna e dona freschezza e sapore a un finale succoso, caldo, agrumato e ferroso (www.tenutailpoggione.it).

Le Chiuse – Naso intenso e avvolgente, che preannuncia una morbidezza quasi inconsueta, con profumi di frutta rossa (matura e in confettura), mora, mirtillo, spezie, erbe aromatiche e legno che si alternano, formando un intrigante e invitante bouquet. In bocca è pieno, elegante, caldo e morbido, anche se i tannini, ben integrati nel frutto, sono ancora vivi e l’acidità pulisce e prolunga il bel finale fruttato, lasciando la bocca buona. Bevibile e gustoso, lo riassaggerei volentieri fra qualche anno (www.lechiuse.com).

Lisini – Naso molto piacevole, con note di arancia sanguinella, carne e frutti di bosco maturi; quindi affiorano ginepro, liquirizia, noce moscata e tabacco da sigaro. In bocca è intenso, caldo e ricco, con tannini fitti e integrati, poi la freschezza ripulisce e prepara al bellissimo finale minerale e di amarena (www.lisini.com).

Pietroso – Profumi tendenti al dolce, con note di amarena, arancia, rosa appassita, erbe aromatiche, vaniglia, noce moscata e un’intrigante nota sapida che riconduce al nome dell’azienda. In bocca entra pieno, ricco, abbastanza fresco e caldo. I tannini sono ben integrati in un frutto che esprime una potenza che si prolunga nel finale, impreziosito dal ritorno di una bella nota minerale (www.pietroso.it).

Podere Brizio – Un naso accattivante, che invita a bere e crea aspettative, con note di viola, ciliegia, noce, cardamomo e noce moscata. In bocca non delude, anzi, entra da padrone ma senza prepotenze, molto suadente, ricco e morbido, con tannini levigati, freschezza e sapidità ben bilanciate che creano una sensazione equilibrata che si prolunga in un lungo finale. Da bere e ribere subito, ma anche da aspettare con fiducia (www.poderebrizio.it).

Podere Le Ripi Amore e Magia Al naso è intenso e profondo; le note di frutta matura (prugna) si alternano a spezie dolci (vaniglia), mineralità e una simpatica nota piccante. In bocca si conferma intenso e potente, l’acidità e il calore sono ben bilanciati, i tannini sono vivi ma nobili, il finale è lunghissimo, fruttato e minerale (www.podereleripi.com).

Salvioni La Cerbaiola – Cosa dire ancora, di questo vino? Siamo di fronte a un cavallo di razza della denominazione, un vino quasi iconico, un cantastorie di classe. Nel bicchiere si presenta con un rosso rubino scarico dai riflessi granati, è quasi brillante e mostra i giusti ‘archetti’. Il naso è elegantissimo: ciliegia e prugna, nota sanguigna e balsamica, tostatura nobile. In bocca è un’apoteosi, con tannini fitti bilanciati da quell’acidità che ci si aspetta da un Brunello di classe, con la sapidità e le note ferrose che proseguono nel lunghissimo finale fruttato e succoso. Veramente un grande vino, che rappresenta in modo eccellente il territorio, dal quale vorresti ascoltare la storia che canta magistralmente (www.aziendasalvioni.com).

San Lorenzo – Naso intenso e complesso, con note floreali e di erbe aromatiche, quindi amarena, mora, spezie, lievi note ematiche e di terra. In bocca è intenso, pieno e caldo; tannini e freschezza bilanciano una bella struttura e il sorso è succoso e gradevole. Berlo ora dà certamente piacere, ma la pazienza è la virtù dei forti: chi ce l’ha lo dimentichi in cantina e tra qualche anno ne godrà totalmente (www.poderesanlorenzo.net).

Sesti – Buon naso, giocato sull’alternarsi di fiori secchi, arancia sanguinella e carne, inseguiti da profumi più evoluti (legno, cuoio, iodio). In bocca mostra struttura e calore, con tannini evoluti, sapidi e ben integrati, fino al finale caldo, fruttato ed etereo (www.sestiwine.com).

Talenti – Note fresche di ciliegia e lampone, poi spezie (cannella, vaniglia e altre note tostate). In bocca è caldo e abbastanza morbido, con tannini dolci integrati in un frutto che si conferma pieno (ciliegia) e una bella acidità dinamica che si prolunga nel bel finale fresco e lungo, ancora fruttato, minerale e tostatura di caffè (www.talentimontalcino.it).

Agostina Pieri – Bei toni fruttati di ciliegia e frutti di bosco, con una bella nota sapida e terrosa. In bocca è intenso, ha tannini vivi in evoluzione, con freschezza e calore bilanciati e un lungo finale fruttato e minerale. Un vino da vedere in prospettiva: migliorerà molto, col passare degli anni (www.pieriagostina.it).

Beatesca – Naso intrigante ed elegante: note di ginestra, amarena, pepe e vaniglia. In bocca conferma l’eleganza, con tannini nobili in corso avanzato di evoluzione e freschezza, sapidità e calore che si equilibrano. Sorso pieno e saporito, con finale che recupera una bella acidità che riporta alla frutta fresca, con una piacevole nota minerale (www.beatesca.com).

Baricci Azienda storica, ancora oggi custode di una tradizione importante riscontrabile nel vino, che si presenta intenso e complesso, con note di frutti rossi e scuri, sottobosco, speziatura di cannella e note balsamiche. In bocca è vivace e saporito, i tannini si fanno legittimamente sentire (come si conviene a un Brunello storico), così come freschezza e sapidità; nel finale, molto lungo e minerale, si fa più morbido e accattivante, quasi setoso. Un gran bel Brunello (www.baricci.it).

Brunello di Montalcino DOCG – Cru e Selezioni aziendali 2015

Corte Pavone. Campo Marzio – Intenso complesso: lavanda, viola, amarena, noci moscate, sentori tostati e minerali creano un’aspettativa che la bocca non delude affatto. Pieno e ricco, ha tannini fitti, ben integrati ma ancora vivi, con il sorso fresco e agrumato che conduce a un finale sapido con piacevoli note di liquirizia (www.loacker.bio).

Casato Prime Donne Donatella Cinelli Colombini. Prime Donne – Un vino che più delle donne di così non si può: proprietaria, enologa e cantiniere (al plurale!), tutte unite in questo progetto, che produce Brunello solo nelle annate migliori e con l’eleganza come mission. Così è anche per questo 2015, un vino elegante da subito, con profumi di petali di rosa e ciliegia polposa, che si alternano e si completano con frutti di bosco e sentori di ginepro, cannella, richiami minerali e lievemente tostati. In bocca entra con eleganza, poi sapidità e freschezza la fanno da padrone e la trama tannica è quella che ti aspetti da un Brunello, cioè viva, integrata nel frutto (prugna) ed equilibrata; il finale è lungo e gradevolissimo, con un ritorno delle sensazioni captate all’olfatto (www.cinellicolombini.it). 

Fanti. Vallocchio – Un curiosa nota morbida (quasi di cappuccino) arricchisce i profumi fruttati di ciliegia e prugna, cui seguono note di pepe nero. In bocca entra educatamente e, sentendosi gradito, inonda di ricchezza il sorso fruttato, in cui spiccano tannini tipici e bella acidità, che si prolunga nel lungo finale, minerale e di liquirizia (www.tenutafanti.it).  

Il Marroneto. Madonna delle Grazie – Ecco a voi Mister Eleganza! Così si presenta questo splendido vino, intenso, complesso e soprattutto delizioso e invitante, con note di rosa rossa, finocchietto, agrumi, carne e altro ancora e ancora… In bocca entra da gran signore ed è subito festa: elegantissimo, ricco, accattivante, quasi sensuale, con tannini levigati e delicati e una freschezza agrumata che deterge. Il finale, lunghissimo e complesso, innamora con profonde note balsamiche, minerali e ferrose. Giù il cappello, signori, giù il cappello (www.ilmarroneto.it).

La Fiorita. NO – Naso di delicata intensità, con note di lavanda e viola mammola, ciliegia, prugna e una bella nota legnosa. In bocca entra elegante e ricco, con una bella freschezza e una trama tannica fitta, nobile e ben bilanciata; il finale è lungo, su note ferrose e amaricante.

Mastrojanni. Vigna Loreto – «Guarda il calor del sol che si fa vino, giunto a l’omor che de la vite cola» (Purgatorio, XXIV): il Sommo Poeta, per bocca di Stazio, descrive il vino con questi versi, che mi sono tornati in mente assaggiando questo Brunello. Se si parla di solarità, infatti, questo Vigna Loreto è un esempio proprio solare, a partire dallo spunto di calore che emana al primo avvicinarsi al naso, circondato da frutta rossa matura e impreziosito da spezie orientali, foglia di tabacco dolce e piccantezza. In bocca è un padrone a casa sua: ricco, avvolgente, elegante, oltre che saporito e gustoso. La freschezza non manca, la trama tannica è già ben integrata e setosa, il bellissimo e lungo finale è minerale e agrumato. Una bevuta divertente, da ripetere e non fermarsi (www.mastrojanni.com).

Mocali. Selezione Vigna delle Raunate – Naso intenso che preannuncia godibilità, con frutti di bosco e ciliegia che si alternano a erbe aromatiche e speziatura dolce. In bocca l’intensità e aggiunge ricchezza e godibilità, con tannini nobili, calore, freschezza e sapidità ben amalgamati. Il finale è lungo e saporito, con le note fruttate e minerali che lasciano in bocca una bella piacevolezza (www.mocali.eu).

Tassi di Franci Franca. Selezione Franci – Al naso prevalgono note di frutta matura mista a spezie e erbe aromatiche, che preannunciano un stato di evoluzione quasi completo che si conferma in bocca. Il sorso è pieno e largo, i tannini sono ben evoluti, la freschezza c’è ma non prevale e il finale è piacevolissimo, morbido, fruttato e minerale. Un bel vino, senza dubbio, forse leggermente maturo (www.tassimontalcino.com).

Tenute Silvio Nardi. Manachiara – Naso intenso e di buona profondità, con note di ribes rosso e lampone impreziosite da una delicata speziatura. In bocca è prevalentemente fresco, con tannini in evoluzione e una nota calorica che accompagna un finale ferroso e di frutta sotto spirito, molto piacevole e direi insolito (www.tenutenardi.com). 

Tenute Silvio Nardi. Poggio Doria – Somiglia al fratellino Manachiara nella cura e nella profondità olfattiva, ma apre con note di rosa e lavanda che si alternano ad amarena e prugna e si completano con note minerali (grafite) e speziate (chiodo di garofano). In bocca è intenso allo stesso tempo elegante, fresco e caldo; i tannini sono fitti e vellutati e nel complesso risulta più snello del fratello e ha un finale lungo e gustoso di liquirizia e ferro (www.tenutenardi.com).

Val di Suga. Vigna Spuntali – Naso gradevole e fine, con note principali di frutta rossa fresca (arancia rossa) e speziatura. In bocca è pulito, fresco e succoso, con tannini in avanzato stato di integrazione e finale di grande persistenza, succoso, ancora aranciato e minerale.

Altesino. Montosoli – Naso intenso, complesso, di grande finezza, con note minerali e terrose che si alternano ad amarena e frutti di bosco. Anche in bocca è intenso, largo e lungo, la trama tannica è fitta e viva e non mancano freschezza e sapidità, che conducono a un finale gradevolissimo lungo e succoso (www.altesino.it).

Banfi. Poggio alle Mura – Non mi resta facile descrivere un Brunello iperconosciuto come questo, ma ci prov. Al naso è complesso e intenso, con note di amarena e spezie dolci. Il sorso si conferma intenso e ricco, con tannini fini e fitti, freschezza e sapidità dosate perfettamente fino al finale lunghissimo, minerale e fruttato. Da bere o conservare, non sbaglierete (www.castellobanfi.it).

Barbi. Vigna del Fiore – Altro prodotto ipernoto, un’altra storica bandiera del territorio, che al naso si presenta molto interessante e pulito, con note intense di viola mammola, amarena frutti di bosco neri, impreziosite e completate da cannella, tabacco e cuoio. In bocca si fanno sentire i tannini vibranti e una bella freschezza, che arricchiscono il frutto e lo accompagnano al lungo finale, sempre fruttato e minerale (www.fattoriadeibarbi.it).

Casanova di Neri. Tenuta Nuova – Al naso è subito intenso e complesso e già dimostra di essere un cavallo di razza, con fresche note floreali e fruttate che si alternano con sbuffi balsamici e speziatura, invitando al bere. In bocca non delude, anzi: è gustoso, i tannini sono di sentinella ma non disturbano il finale lunghissimo, fruttato e balsamico. Davvero una bella bevuta (www.casanovadineri.it).

Castello di Romitorio. Filo di Seta Rubino – Naso intenso, con note di frutta matura, tra le quali fanno capolino lievi note smaltate. In bocca è prepotente ma non volgare: ampio e ricco, con tannini ben integrati, freschezza e note caloriche che combattono e lasciano una sensazione quasi morbida che perdura nel lungo finale, fruttato e minerale (www.castelloromitorio.com).

Cava d’Onice. Colombaio – Naso accattivante e invitante, quasi piacione, con evidenti note di amarena e arancia rossa, integrate da speziatura dolce. In bocca è pieno e ricco, con tannini in bella progressione, una piacevole freschezza e una leggera nota calorica intorno a un sorso succoso, che si prolunga nel piacevolissimo finale, più minerale che fruttato. Un Brunello di godibilità immediata (www.cavadonice.it).