Il 10 febbraio scorso, il Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso di Firenze è stato testimone del consolidamento del successo di Chianti Lovers, l’anteprima organizzata dal Consorzio Vino Chianti, che ha registrato un nuovo record di partecipazione dei produttori – passati dai circa 100 del 2018 ai 150 di quest’anno – e attirato oltre 4.000 visitatori, confermando la grande presa che questo evento ha sul pubblico di consumatori e appassionati. Altro segnale del successo raggiunto è stata la massiccia presenza di giornalisti, blogger e influencer accreditati per questa edizione (circa 400).
Tra i tanti i vini protagonisti (Chianti 2018, Chianti 2017, Chianti Riserva 2016), ho avuto modo di assaggiare numerose etichette interessanti e alcune davvero stimolanti. Ecco le mie (brevi) note su quelle che mi hanno più impressionato.
Chianti DOCG 2018 – In generale, gli assaggi hanno mostrato che l’annata 2018 appare più convincente della 2017, con diversi Chianti – davvero gradevoli – in cui la freschezza e la componente tannica sembrano mediamente ben equilibrate e la nota aromatica prevalente è quella fruttata.
TheBoss Agricola Tamburini (90% Sangiovese, 10% Canaiolo) – Naso vivace, con note prevalenti di frutti di bosco e ciliegia. In bocca si presenta fresco e vivace, come si conviene alla sua gioventù, con un finale gustoso (www.agricolatamburini.it).
I Sodi del Paretaio Badia Di Morrona (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah) – Naso fresco, con note floreali e fruttate (ciliegia e ribes); in bocca entra fresco, con un equilibrio ancora da raggiungere e tannini importanti, ma con un bel finale fresco a bilanciare una nota leggermente alcolica (www.badiadimorrona.it).
Leonardo Cantine Leonardo (85% Sangiovese, 10% Merlot, 5% altre uve rosse) – Naso intenso, floreale e con forte presenza di frutta rossa (lampone e ciliegia). In bocca è pieno e fresco, ma con tannini integrati, un piacevole retrogusto di acidità e un persistente finale dolce e fruttato: proprio una bella sorpresa (www.dallevigne.com).
Santa Caterina Castelvecchio (90% Sangiovese, 10% Canaiolo Nero) – Naso di buona intensità e vinoso, con erbe aromatiche e varietà di frutti rossi. In bocca è fresco, di media struttura e bella eleganza, con tannini asciutti e bel finale fresco (www.castelvecchio.it).
Terre di Poppiano Conte Guicciardini (80% Sangiovese, 20% Canaiolo Nero, Colorino e Ciliegiolo) – Naso floreale, contornato da vari frutti rossi piuttosto freschi. In bocca è elegante, più complesso che intenso, abbastanza fresco e un po’ caldo, con un finale asciugante che, unito alla sapidità, lascia in bocca lievi note piacevolmente amarognole (www.conteguicciardini.it).
Rio Camerata Piazzano (95% Sangiovese, 5% Colorino) – Naso elegante e fresco di erbe aromatiche e frutta rossa. In bocca ha un ingresso piacevolmente timido, ma alla distanza cresce fresco e con bella trama tannica, più lungo che largo, con finale persistente e complesso (www.fattoriadipiazzano.it).
Fattoria Uccelliera (85% Sangiovese, 15% Canaiolo Nero) – Naso intenso e complesso, con lievi note floreali ed erbacee, seguite da ciliegia, mora, spezie e accenni di boisé. In bocca è intenso, fresco ma anche morbido, ben equilibrato e solare. Finale persistente, con lievi note amarognole (www.uccelliera.com).
Villa Chigi Poggio Bonelli (100% Sangiovese) – Naso fresco e vinoso, poi frutta rossa e cenni di erbe aromatiche. In bocca ha un ingresso timido, ma poi si apre in freschezza e trama tannica dolce, come dolce è il finale, mediamente persistente (www.poggiobonelli.it).
Chianti Colli Senesi Poggio Salvi (90% Sangiovese, 5% Colorino, 5% Merlot) – Naso intenso e fresco, con note di viola mammola, ciliegia e altri frutti rossi. In bocca è intenso, fresco e sapido, con tannini di trama abbastanza morbida. Finale fruttato, gradevole e abbastanza persistente (www.poggiosalvi-sovicille.it).
Annata complessa, come sappiamo, quella del Chianti DOCG 2017: prima le gelate e poi la siccità hanno gravemente compromesso la produzione (meno 30%) e influito anche sulla qualità. Un’annata che ha richiesto gran lavoro in vigna e molta attenzione in cantina, ma che in alcuni casi ha dato risultati interessanti.
Chianti Superiore Castello del Trebbio (85% Sangiovese, 15% Canaiolo Nero, Colorino e Ciliegiolo) – Naso pulito e piacevole, con note floreali e di frutti rossi, seguiti da accenni speziati. In bocca presenta una bella struttura, con tannini nobili ben integrati, impreziosita da gustose note di frutta rossa. Finale lungo e complesso, in cui si fanno notare una bella freschezza e una nota sapida asciugante, che lascia una gradevole scia amarognola (http://www.castellodeltrebbio.it).
Chianti Superiore Usiglian del Vescovo (Sangiovese, con piccole aggiunte di altri vitigni) – Naso intenso e fine, con note di viola e frutti di bosco. In bocca è intenso, con buona freschezza e trama tannica dolce, ben bilanciato. Finale piacevole fresco e fruttato (www.usigliandelvescovo.it).
Chianti Colli Fiorentini Darno Tenuta San Vito (90% Sangiovese, 10% Canaiolo) – Naso intenso e piacevole di frutti rossi, fra i quali spicca ovviamente la ciliegia. In bocca e ben bilanciato, più lungo che largo, con un bel finale fruttato. Fa della semplicità e dell’immediatezza la sua forza e non stanca mai, invitandoti a un nuovo sorso: un vino da bere e ri-bere (www.san-vito.com).
Ottima annata per i Chianti DOCG Riserva 2016, freschi e piacevoli, centrati sul frutto e in molti casi sull’eleganza, con struttura ricca di freschezza, caratteristica che la rende particolarmente godibile già nell’immediato.
Leonardo Riserva Cantine Leonardo (85% Sangiovese, 10% Merlot, 5% altre uve rosse) – Naso intenso, tendente a note dolci di amarena, vaniglia e lieve tostatura. In bocca entra fresco, in compagnia di tannini dolci e morbidi, ma – come al naso – la sensazione fruttata la fa da padrona. Il finale è sorprendente, quando il fruttato è affiancato da freschezza e sapidità che lasciano la bocca asciutta e pronta a ri-bere (www.dallevigne.com).
Vigna del 1928 Poggiotondo (Sangiovese, Canaiolo Nero e Colorino) – Naso intenso e complesso, con viola, sottobosco e frutta rossa, seguiti da speziature. In bocca è intenso e ben equilibrato, con sapori delicati di frutta matura, mineralità e ancora spezie, che si confermano nell’interessante e persistente finale cioccolatoso (www.poggiotondowines.com).
Bucerchiale Fattoria Selvapiana (100% Sangiovese) – Naso complesso e fine su note di fiori (lavanda); in bocca è intenso e pieno, con bella acidità e superbo tannino nobile, con sensazioni di frutta matura (quasi confettura) e foglia di tabacco, assieme a una nota sapida di grande rilievo, che si fanno compagnia nel complesso finale, assieme a una nota di cioccolato. Un signor vino (www.selvapiana.it).
Pian dei Sorbi Chianti Rùfina Marchesi Gondi (80% Sangiovese, 20% Colorino) – Naso importante, intenso, fine e complesso, veramente elegante, con note floreali e di frutta rossa matura (lampone e ciliegia), oltre a speziature di pepe nero, tabacco e note più dolci di vaniglia e cannella. In bocca entra morbido, intenso ed elegante, e conferma le sensazioni olfattive di frutta rossa matura e tabacco, aggiungendo una bella sapidità e un’interessante nota balsamica. Nel finale – complesso, persistente e sapido – si evidenziano ciliegia e tabacco. Per me è “Mister Eleganza”: davvero una bella bevuta (www.tenutabossi.com).
Tegolaia Chianti Rùfina Villa Travignoli (Sangiovese) – Naso fine ma non molto appariscente, in cui si evidenziano note di frutta rossa e tostatura. In bocca dà il meglio di sé, con freschezza e tannini nobili ben bilanciati: il finale è persistente, con note dolci accompagnate da buona sapidità (www.travignoli.com).