“A San Martino ogni mosto è vino” diceva il famoso proverbio! Ormai si sa che non è più così ma la piacevole tradizione dell’ 11 Novembre, giorno di San Martino, vuole che i festeggiamenti prevedano vino novello e caldarroste. Quest’anno ho deciso di onorare questa festa partecipando ad un evento organizzato da una cantina della mia provincia d’origine.
Cantine Artese, nata nel 2009 per opera di Antonio Artese, si colloca a Portosalvo (VV) ma i vigneti comprendono anche la zona della limitrofa Zambrone e sono situati ad un’altitudine di circa 150 metri sul livello del mare. Nel 2017 l’azienda ha visto il subentro di Giovanna, figlia del proprietario e di suo marito, che hanno apportato alla stessa un’impronta giovane e dinamica. Ed è proprio questo spirito di iniziativa che ho notato nell’organizzazione della festa di San Martino.
Per l’occasione infatti, c’è stata la partecipazione dello chef Simonluca Barbieri, delegato Regione Calabria dell’associazione italiana cuochi, il quale ha ideato per la serata due piatti gourmet da abbinare a due vini dell’azienda, l’Esetra rosso e il passito Aurum Deum.
Nello specifico il primo piatto consisteva in un risotto con colatura di caciocavallo silano, nocciole tostate, cacao amaro e riduzione di Limàni (altro vino dell’azienda), abbinato all’Esetra rosso, vino rosso rubino brillante composto per il 60 % da uve Calabrese e il 40% Malvasia nera. Questo vino nonostante il suo carattere forte e deciso ben si abbinava alla delicatezza del risotto che nel complesso aveva un finale importante data dalla riduzione di Limàmi, magliocco canino in purezza .
La seconda portata era un raviolo trasparente allo zibibbo Aurum Deum con mousse di arancia candita e croccante di cantucci, abbinato all’Aurum Deum, vero fiore all’occhiello dell’azienda essendo un passito di uve zibibbo 100% dal colore, profumo e palato veramente intensi. Grazie alla sua morbidezza e complessità, questo vino sprigiona un bouquet di profumi veramente vario che va dalla confettura di albicocche al miele alla vaniglia fino ad arrivare all’arancia candita che proprio lo chef proponeva nella sua mousse.
Entrambe le portate sono state realizzate in diretta show cooking dallo chef davanti ad una platea di almeno 60 commensali, i quali a inizio serata hanno anche potuto assaggiare grandi classici della tradizione culinaria calabrese serviti come apripista insieme al vino “novello” che ogni partecipante poteva degustare direttamente dalla botte.
È stata una serata di convivialità e condivisione dove il vino e gli abbinamenti sono stati protagonisti indiscussi. Una serata di quelle in cui torni a casa pienamente soddisfatta e arricchita ma che soprattutto ti lascia impresso il ricordo di una realtà che, anche se piccola ha una sua grande personalità.
Le Cantine Artese con i propri vini vogliono infatti rappresentare la Calabria attraverso la peculiarità dello zibibbo secco e passito, la territorialità del Magliocco Canino del calabrese e della malvasia nera, nonchè i valori di questa terra, a volte poco conosciuta ma che tanto può dare, soprattutto a livello enogastronomico!.