L’area di Lamole – che col suo paesaggio inimitabile domina le colline intorno a Greve in Chianti – ha ottenuto il riconoscimento di paesaggio rurale storico d’Italia da parte del Ministero delle Politiche Agricole nel Gennaio 2018. Le vigne di Lamole, impiantate a circa 600 metri di altitudine, hanno sempre avuto un fascino particolare e danno tradizionalmente vita a vini con profumi facilmente riconoscibili e identificabili con questa zona. 

Questo Chianti Classico DOCG Le Masse di Lamole 2017 non si scosta da questa tradizione. Lo produce una piccola azienda a coltivazione biologica e a conduzione familiare e lo si può trovare sugli scaffali dei supermercati a un prezzo inferiore ai 9 euro. Considerando che la 2017 non è stata certo l’annata del secolo (come si ricorderà, la siccità ha creato non pochi problemi ai produttori), ho aperto questa bottiglia senza grandi aspettative, rimanendo quindi davvero sorpreso durante l’assaggio e il consumo, in un indovinato abbinamento casalingo con un’ottima fiorentina alla griglia ‘cavalcata’ da una cappella di porcino.

Il colore è tipico del sangiovese (rosso rubino non molto intenso) e la consistenza non appare esagerata. Al naso è piacevolmente fine e complesso, con riconoscimenti di viola, giaggiolo, marasca, lievi note di erbe aromatiche, liquirizia e pepe. In bocca entra rotondo, per svelare subito dopo il suo carattere di sangiovese vero ed essenziale, di buona struttura e senza ridondanze, costruito attorno a una nota acida e tannini vivi e nobili, già in stato di evoluzione. Il gusto, aperto coerentemente da aromi floreali e fruttati, è impreziosito da una lieve nota minerale, che accompagna il finale persistente, che vira ancora su note fruttate e di liquirizia.

È un vino semplice, dichiaratamente senza grandi pretese, un Chianti Classico old style, passato – come vuole una certa tradizione – in grandi botti di castagno, ma con la capacità di essere un ottimo compagno a tutto pasto, di quelli che ti invogliano a ribere e che ti fanno ritrovare la bottiglia vuota quasi senza accorgertene. Un vino che racconta una storia, semplice e appassionata, legata alla tradizione, al territorio e all’amore che i produttori hanno per esso, un vino che a casa mia non mancherà mai più, sia per il suo ottimo rapporto qualità-prezzo e sia, soprattutto, perché mi piace proprio. Voto: 85/100.